Archivio Citazioni

Aprile 2025

«Lui ha sempre detto che se la vita lo avesse messo davanti a una
scelta, avrebbe voluto essere libero di farla e quando purtroppo è
successo, dopo tre anni di battaglia con la malattia, ha detto:
adesso basta, io non accetto di non essere libero.»

Figlio di Romano

In: «Fine vita, i figli di Elena e Romano alla Consulta:
‹Hanno scelto di non cadere nel baratro›»
Il Fatto Quotidiano, 26.3.25


Marzo 2025

«La vita è divina o umana? Appartiene all’uomo o è un dono di Dio?
L’eutanasia è un atto di libertà o una sconfitta dell’umanità? C’è un vero
confine tra aiuto a morire e aiuto nel morire? E soprattutto […] La scelta di farla
finita ha che fare con la libertà e la dignità o con l’incapacità della società
di alleviare le pene dei sofferenti, colmandoli dell’amore e della
speranza necessari per continuare a portare la croce?»

Francesco Caringella
autore e giurista

In un'intervista con la casa editrice Mondadori:
«Suicidio assistito ed eutanasia, la parola a
Francesco Caringella e al suo romanzo», 17.2.25


Febbraio 2025

«Il suicidio assistito in Italia è già possibile grazie alla sentenza
della Corte Costituzionale, ma la mancanza di regole chiare e
tempi certi continua a costringere le persone a combattere per anni»

Filomena Gallo e Marco Cappato,
segretaria e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni

In: «Fine vita, associazione Coscioni: ‹In Lombardia via libera per un paziente›»,
ANSA.it, 19.11.24


Gennaio 2025

«Io non vi dico di prepararvi all’altra vita, ma di usare bene quest’unica
vita che vi è data, per affrontare, quando verrà, l’unica morte di cui
avrete mai esperienza. È necessario meditare prima, e molte volte,
sull’arte del morire, per riuscire dopo a farlo bene una sola volta.»

Umberto Eco

filosofo e scrittore

in: «L’isola del giorno prima»


Dicembre 2024

«Ma io saprò gestire tutto il peso di questa libertà. Saprò apprezzare
come e ancora più di prima i piccoli scampoli di tregua dalla malattia,
sempre più risicati, e i momenti residui di bellezza e affetto che
ancora questa vita come tutte le vite può riservarmi. Mi affaccerò
con rispetto e consapevolezza a quel 'parapetto' da cui tanto desideravo
affacciarmi. Mi sentirò ancora più di prima connessa agli affetti e al mondo,
perché nonostante la sofferenza individuale, il mondo con le sue ingiustizie
e le sue dinamiche resta tremendamente interessante. E la vita, che per
me è una e soltanto una, non va lasciata in un momento di perdita di lucidità
ma va goduta fino in fondo, assaporata fino in fondo, anche sofferta, fino in fondo.
Se la quotidianità è diventata una gabbia di cemento per una malattia che ti
ha tolto negli anni tutto, il chiavistello di quella gabbia da oggi ce l'hai soltanto tu.
È una libertà spaventosa, per quanto è grande. E io sono sicura che saprò
rispettarla, tenergli testa, farne buon uso per tutto il tempo che vorrò
ancora vivere. Malata, compromessa, inerte, ma di nuovo e finalmente
per l'ultima volta padrona della mia esistenza.»

Laura Santi e Stefano Massoli

In: «Io, Stefano e la sclerosi multipla: la libertà più grande»,
Vanity Fair, 18.11.24


Novembre 2024

«Recentemente, Pedro Almodóvar ha vinto il Leone d’Oro
con The room next door, un film che affronta il tema dell’eutanasia.
Nel suo discorso di ringraziamento, il regista ha sottolineato
l’importanza di trattare questo argomento non solo dal punto
di vista politico, ma anche umano, e la sua dichiarazione ha suscitato
un dibattito internazionale. Secondo lei, è possibile
separare la dimensione politica e quella umana?

Purtroppo no, perché nel momento in cui le leggi dello Stato impediscono
alle persone di scegliere liberamente, il problema politico e quello
umano si intrecciano e non possono essere separati. Dobbiamo distinguere
tra la realtà del problema, vissuta quotidianamente dalle persone,
e l’atteggiamento della politica, dei leader di partito e delle Istituzioni.
Il successo del film di Almodóvar è la conferma di ciò che accade da vent’anni:
la società è pronta ad affrontare il tema del fine vita. Questo argomento
è già parte del vissuto delle persone, come dimostrano i sondaggi che in
Italia indicano una maggioranza schiacciante a favore della legalizzazione dell’eutanasia.
Cultura e arte riflettono questa sensibilità da tempo, basti pensare a
film come Mare Dentro o Le invasioni barbariche. Sono passati anni,
ma questi temi sono rimasti rilevanti».

Marco Cappato
Tesoriere Associazione Luca Coscioni

in: «Verso la fine», Il Mondo, 15.10.24


Ottobre 2024

«Lo Stato dovrebbe dare a tutti la possibilità di scegliere
il modo in cui terminare la propria vita, lo Stato non
può intromettersi in questioni così delicate ed individuali
per questioni ideologiche. Così è avvenuto nel caso
dell’aborto e divorzio, grandi battaglie del passato.»

Giovanni Allevi, musicista

In: «Eutanasia tra arte e politica», 27.9.24
Blog dell'Associazione Luca Coscioni


Settembre 2024

«Immaginate cosa voglia dire non andare più in vacanza,
a mangiare, a bere, godere la vita. Eppure io cerco
di farmela piacere uguale, chiusa in casa. Ho tutto il mondo
dentro, è doloroso. Un normodotato non può neanche immaginare.»

Martina Oppellio

in: «Suicidio assistito, Martina Oppelli denuncia l'Asl per tortura:
‹Valuto sempre l'ipotesi di andare all'estero›» => di più


Aprile 2024

«Sull’eutanasia ogni Stato membro deve poter legiferare sulla base della propria tradizione giuridica e amministrativa, ma sempre rispettando i principi riconosciuti dalla stessa Corte europea dei diritti umani, secondo la quale ciascun individuo ha diritto a decidere con quali mezzi e in che momento porre fine alla propria vita. Essendo l’Unione europea anche uno spazio di libera circolazione delle persone, è fondamentale che lo sia anche relativamente al diritto alla salute nelle scelte di fine vita.»

Marco Cappato
Tesoriere Associazione Luca Coscioni
Presidente EUMANS! - il movimento paneuropeo dei cittadini

in: «28 Ong da tutta Europa lanciano petizione per inserire
morte assistita volontaria tra diritti Ue» => di più


Marzo 2017

«È veramente una vergogna che nessuno die parlamentari abbia il coraggio
de mettere la faccia per una legge che è dedicata alle persone che
soffrono, e non possono morire a casa propria, e che devono andare negli
altri paesi per godere di una legge che potrebbe esserci anche in Italia»

Fabiano Antoniani («DJ Fabo»)

 
 

Actualità

 

Da Vedere


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Dopo di me - gli ultimi giorni di Loris Bertocco

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«Esperienze di suicidio assistito in Svizzera»

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